giugno 2025

This is

 alberto schettino

Un estate avevo bisogno di lavorare, mi serviva un lavoro estivo per non stare a casa -  1988 -

faccio il porta borse per un fotografo di cerimonia. La mia mansione principale: trasportare materiale fotografico in enormi valigie di alluminio. 

 

Ho iniziato a fotografare per caso, sentendo l’esigenza di comunicare qualcosa. Ho provato con la scrittura, il teatro, il cinema e la pittura, ma alla fine la fotografia è quella che mi appartiene di più. All’inizio volevo fotografare per me stesso, ma poi ho iniziato a farlo per soldi, per gli altri. Mi sono “prostituito” per poche lire e poi per pochi euro, e questo ha solo allontanato il treno che avevo preso, da quel punto più lontano dove volevo arrivare. Ho adottato il silenzio come arma di difesa, ho dato colpe che nessuno aveva, e mi sono dato colpe che non avevo. Ho cercato di farmi capire, senza successo. Ora sono dovuto tornare indietro, alle origini, alla cantina e alla camera oscura, per ripartire. Non so ancora se arriverò da qualche parte, ma adesso almeno so quale dovrebbe essere la meta.